Andrea Rosettani • Consigliere Patrimoniale

Inizia il nuovo anno con un piano finanziario.

L’inizio dell’anno è sempre foriero di buoni propositi.

Vorrei quindi sottoporti la traduzione di questo articolo in inglese apparso sul sito americano Investipedia.com e scritto dal collega Financial Planner (CFP) Lawrence Sprung, che cade a fagiolo perchè offre diversi spunti per iniziare l’anno con un bel Piano Finanziario.

Questo è il link all’articolo originale: https://www.investopedia.com/advisor-network/articles/start-new-year-financial-plan/

Inizia il nuovo anno con un piano finanziario

Le vacanze e il nuovo anno sono proprio dietro l’angolo.

E’ arrivato il momento di iniziare a pensare a cosa puoi fare per migliorare la tua situazione finanziaria per il prossimo anno. L’inizio dell’anno è in genere un momento di riflessione e pianificazione verso aree ottimali che potresti aver perso di vista nel corso dell’anno precedente.

Inizia il nuovo anno implementando un piano finanziario.

L’implementazione di un piano finanziario è il principale progetto finanziario che dovresti realizzare per affrontare il prossimo anno. Questo elemento di vitale importanza potrebbe avere un enorme impatto sul tuo futuro finanziario, non solo per te stesso nel prossimo anno, ma anche per le generazioni a venire.

L’inizio dell’anno dovrebbe essere utilizzato per progettare, sviluppare e attuare un piano finanziario. Pensa alla quantità di tempo che hai trascorso l’anno scorso nella ricerca, nella prenotazione e nella mappatura delle tue vacanze. Hai trascorso più tempo a pianificare la tua vacanza o il tuo futuro finanziario? Direi che, nella maggior parte dei casi, le vacanze hanno vinto questa battaglia.

Pensare oltre il budget di spesa.

Un piano finanziario è più di un semplice budget di spesa, o del semplice controllo dei guadagni o delle perdite dell’investimento o di un documento di 180 pagine che si trova su uno scaffale o in un cassetto. Il tuo piano finanziario dovrebbe essere un documento che vive e che respira. Abbiamo incontrato molti clienti nel corso degli anni che ci hanno fatto sapere che hanno già un piano finanziario e chiediamo di rivederlo con loro. È raro incontrare qualcuno con un piano che è stato completato di recente e / o che lo ha effettivamente controllato negli ultimi anni. In questo caso non si tratta di un piano finanziario ma semplicemente di un’istantanea della loro situazione in un determinato momento.

Il piano dovrebbe riflettere le circostanze attuali e affrontare i tuoi bisogni, necessità e desideri futuri.

Come minimo, il piano dovrebbe prevedere il pensionamento, le risorse per l’istruzione, la pianificazione immobiliare, la gestione del rischio, la gestione patrimoniale e le strategie di fondi di emergenza. In definitiva, queste sono tutte aree fluide e semplicemente scattare un’istantanea di come stanno le cose oggi non definirà la tua capacità di arrivare dove vorrai essere in futuro. Alcuni degli elementi più importanti che entrano in un piano sono il monitoraggio e l’aggiornamento del piano nel tempo.

Come si crea un piano finanziario.

Nella maggior parte dei casi, mettere insieme un piano e controllare i tuoi progressi nel tempo può impegnare una buona parte del tuo tempo. Rivolgerti ad un consulente finanziario che possa aiutarti a iniziare e a monitorare questo processo nel tempo è un modo per iniziare.

Secondo gli Standard del CFP Board (Financial Planning Practice Standards), la pianificazione finanziaria è un processo in sei fasi come delineato qui:

  1. Stabilire e definire la relazione cliente-pianificatore.
  2. Raccolta dei dati del cliente, inclusi gli obiettivi.
  3. Analizzare e valutare lo stato finanziario attuale del cliente.
  4. Sviluppare e presentare raccomandazioni e / o alternative.
  5. Attuazione delle raccomandazioni.
  6. Monitoraggio delle raccomandazioni

Questo processo è una panoramica completa di ciò che comporta un piano finanziario e non possiamo esprimere abbastanza l’importanza del passo numero sei.

Non è possibile sviluppare un piano senza monitorarlo e regolarlo secondo le necessità nel tempo. Questo è troppo importante e non dovresti aspettare un altro anno. Inizia il percorso per costruire il tuo futuro finanziario oggi.

Gli spunti presenti in questo articolo sono diversi e tutti molto interessanti se si considera che troppo spesso anche da noi, in Italia, non sono considerati nel giusto modo o addirittura vengono completamente tralasciati. La ragione di ciò ricade in una quasi totale mancanza di educazione finanziaria da parte del risparmiatore medio italiano che per svariati decenni ha avuto la cosiddetta “pappa pronta” da parte dello stato italiano.

Mi riferisco, prima, ai rendimenti dei titoli di stato anche a due cifre, poi, nel recente passato, agli svariati conti di deposito che hanno distratto il risparmiatore/investitore dal “formarsi” una cultura finanziaria che gli permettesse di curare nel giusto modo il suo patrimonio.

Insieme a questo è mancata (e manca…) la capacità di sapersi avvalere nel giusto modo di affidabili professionisti del settore che possano, attraverso la loro esperienza in materia e per mezzo di strumenti evoluti, aiutare il risparmiatore nella corretta pianificazione del patrimonio.

A conferma di questo ti sottopongo i risultati di una ricerca, a cura di IPSO Ricerche, commissionata da ANASF e presentata a Consulentia 2014.

Fig. 1. Il primo dato evidenzia la scarsa conoscenza da parte del risparmiatore della figura del Consulente Finanziario (all’epoca promotore finanziario). Oltre il 70% non conosce questa figura!

Fig. 2. Nonostante questo cresce la fiducia verso il professionista all’aumentare del grado culturale del cliente.

Fig. 3. Il cliente, quindi chi ha la possibilità di apprezzare i vantaggi di avvalersi di un Consulente Finanziario, consiglierebbe molto volentieri (3 clienti su 4) a familiari o conoscenti.

Fig. 4. Infine per chi conosce e apprezza la figura del Consulente Finanziario aumenterebbe la propensione ad affidare in gestione i propri risparmi.

 

Infine un aspetto molto interessante riguarda la finanza comportamentale

…ma di questo parleremo un’altra volta sempre tra le pagine di questo blog.

A presto.

Andrea.