La dittatura delle abitudini.

Leggendo un articolo di Michael Batnick, direttore ricerche al Ritholtz Wealth Management di New York sul suo blog “The Irrelevant Investor” mi è tornato alla mente un libro che ho letto qualche tempo fa e da cui ho preso spunto per dare il titolo all’articolo di oggi.

Il libro si chiama “La dittatura delle abitudini” scritto da Charles Duhigg e tra le altre cose ci propone diversi esempi su quanto siano potenti le abitudini che abbiamo acquisito e che ripetiamo nella vita di tutti i giorni, in positivo ma anche in negativo.
Tornando all’articolo di Michael intitolato “I Remember When”, egli prende spunto dalla sua abitudine di mangiare al mattino i bagel al tonno, un tipo di crepes ripiena, nonostante lui odi il pesce. Lo fa talmente in automatico, fin da quando era bambino, che neanche si rende conto di questo, tanto che gli viene fatto notare da sua moglie un giorno durante la colazione.
Da quando era bambino mangia bagel al tonno e ci è talmente abituato che non ci fa più caso.
Molti dei nostri comportamenti e abitudini da adulti, anche quelli che ci caratterizzano per ciò che siamo, sono acquisite nei primi anni di vita e sono frutto di abitudini consolidate.
Allo stesso modo, nei mercati, le esperienze vissute possono segnare in modo indelebile le scelte di un risparmiatore in un senso o in un altro. Aver subito un violento ribasso di borsa subito dopo avere investito senza sapere cosa si stava facendo e magari avere disinvestito per paura, può lasciare dei segni indelebili che condizioneranno le scelte future.
L’andamento del mercato nei primi dieci anni può avere un impatto sproporzionato su come pensi di investire per il resto della tua vita. Osservando il grafico sotto, confrontiamo l’esperienza diretta sul mercato di un investitore che ha iniziato nel 1946 (nero) rispetto a uno che ha iniziato nel 1966 (azzurro). Il primo ha avuto la possibilità di investire in un mercato che si è attestato ad un rendimento annuo del 16,7%, mentre il secondo ha visto le azioni apprezzarsi “solo” di un 3,3% annuo, dovendo sopportare due situazioni di mercato al ribasso.
Quando sei nato potrebbe essere il singolo fattore più importante nel determinare la tua esperienza sul mercato.
In italia, per esempio, decenni di “BOT people”, vale a dire di investimenti in titoli di stato a breve periodo con tassi elevati e assolutamente sicuri, hanno creato una assuefazione al fai da te nel risparmiatore medio il quale anche oggi, in un momento storico di tassi bassi se non addirittura negativi, continua ad aspettarsi l’investimento sicuro, con un tasso elevato e di breve durata.
Il grafico che ti presento qui sotto ti fornisce un’idea di come si sono ridotti i tassi di interesse senza rischio sul BOT a 12 mesi:

Purtroppo mi rendo conto che non è facile modificare questo modo di pensare soprattutto con i clienti più anziani. Sembra che l’abitudine, in questo caso errata, sia più potente delle informazioni che si cerca di dare per trasferire al proprio interlocutore che il mondo è drasticamente cambiato!
Il messaggio con cui ti voglio lasciare con questo breve articolo è di liberarti dalle catene delle abitudini errate e di aprirti all’idea che il futuro non necessariamente assomiglia al passato, nel bene e nel male.
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Posso aiutarti ad affrontare in modo serio e costruttivo l’investimento nei mercati con un metodo coerente con la tua tolleranza al rischio e finalizzato al raggiungimento dei tuoi obiettivi di vita.

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E’ il modo più intelligente per acquisire le corrette abitudini di investimento rimanendo investiti nel mercato ed evitare che momentanei ribassi possano indurti ad uscire e vendere in perdita compromettendo la realizzazione dei tuoi progetti.

A presto.

 

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