Qual è la tua tolleranza al rischio?

 

La tolleranza al rischio è un aspetto estremamente importante e pericoloso se non viene adeguatamente approfondito prima di affrontare un investimento.

Cercheremo di analizzare insieme tutti gli aspetti necessari affinché tu possa prendere decisioni consapevoli definendo in anticipo quale sia il corretto indice rischio/volatilità che ti appartiene e oltre il quale incorreresti in spiacevoli situazioni di panico che potrebbero portarti a vendere nel momento sbagliato e per motivazioni non coerenti con i tuoi obiettivi di vita.



La tolleranza al rischio è una componente importante negli investimenti. Riuscire ad avere una comprensione realistica della tua capacità di sopportare forti oscillazioni del valore dei tuoi investimenti ti permette di affrontare il futuro in tutta serenità e prendere sempre decisioni cavalcando il mercato e cogliendo, quando si presentano, tutte le opportunità nascoste dietro ai forti ribassi piuttosto che subirlo e rischiare di uscire non per scelta ma per paura: la peggiore consigliera che un risparmiatore avveduto possa avere al suo fianco.
La volatilità è il grado di variabilità dei rendimenti degli investimenti che un investitore è disposto a sopportare. 
Nel grafico sottostante puoi vedere come l’indice MSCI World azionario nell’ultimo anno ha avuto oscillazioni prima negative fino al -6% poi positive fino al +5% per poi ritornare negativo e chiudere ad oggi all’incirca al valore iniziale.

msci1

La tolleranza al rischio corrisponde alla tolleranza alla volatilità vale a dire alle variazioni del prezzo di un asset, in positivo o in negativo, al trascorrere del tempo.
Ma come fa un investitore a determinare la sua tolleranza al rischio?
In che modo la comprensione di questo concetto può aiutarti a diversificare il tuo portafoglio?
Il quadro temporale
Uno dei primi aspetti è quello che chiameremo tolleranza al rischio “basata sull’età”. È opinione comune che un investitore più giovane abbia un orizzonte temporale di lungo periodo in termini di necessità di investimenti e possa permettersi di correre più rischi.
Seguendo questa logica, per contro, un individuo più anziano ha un orizzonte di investimento più breve, specialmente una volta che l’individuo è in pensione potrebbe avere una bassa tolleranza al rischio. Mentre questo può essere vero in generale, ci sono sicuramente una serie di altre considerazioni che entrano in gioco.
In primo luogo, dobbiamo considerare la tipologia degli investimenti. Quando saranno necessari i fondi che andiamo ad investire? Se l’orizzonte temporale è relativamente breve, il consiglio è di scegliere un profilo più prudente. Per gli investimenti a lungo termine, c’è spazio per investimenti più aggressivi.
Stiamo attenti, tuttavia, a seguire ciecamente le regole predefinite. Ad esempio, non dobbiamo pensare che, solo perché hai 65 anni devi per forza spostare tutto il tuo patrimonio in investimenti conservativi, come certificati di deposito o buoni del Tesoro.
Sebbene questo possa essere corretto per alcuni, potrebbe non essere appropriato per tutti, come, ad esempio, per chi avesse un flusso costante di entrate regolari, grazie alla sua pensione o a rendite generate da affitti e vivesse senza la necessità di utilizzare gli interessi frutto del suo patrimonio investito. Quando questo patrimonio fosse destinato ad essere trasferito agli eredi potrebbe essere gestito con oculatezza considerando le aspettative di coloro i quali un giorno ne entreranno in possesso in modo da ottimizzare gli investimenti a beneficio di questi ultimi.

Nel caso avessi dei dubbi posso aiutarti in questa ed altre questioni con una consulenza gratuita.

E’ il modo più intelligente per pianificare la tua stabilità, tutelare il tuo patrimonio ed evitare di incorrere in errori che possono causare perdite e disagi.

Clicca sul pulsante qui sotto per lasciare i tuoi dati:

Fammi una domanda

 

Grazie alle crescenti aspettative di vita e all’avanzare della scienza medica, l’investitore 65enne ha ancora un orizzonte temporale di 20 anni (o più) e può dedicare tutto o parte del suo patrimonio ad investimenti di lungo termine.
La Piramide dei Bisogni.
Spacchettare il tuo patrimonio in relazione alle diverse aree di bisogno ti permette di assegnare ad ognuna di esse una diversa durata e un diverso grado di rischio coerente con la tua tolleranza al rischio.
Avremo quindi una parte dedicata alla liquidità da quantificare con quanto necessario per spendere fino al prossimo stipendio, considerando eventuali spese straordinarie di breve da parcheggiare nel conto corrente.
La riserva, in cui faremo confluire quella parte di patrimonio che dovrà essere speso entro 18/36 mesi circa e che sarà investito, compatibilmente con la tolleranza al rischio, in titoli a reddito fisso di breve/media durata.
La previdenza. Qui destineremo quella parte del patrimonio che dovrà garantirci una rendita dopo che avremo smesso di lavorare.
L’area investimento. Da qui in avanti possiamo “osare” di più con il rischio perché abbiamo davanti un asse temporale di lungo/lunghissimo periodo sempre facendo i conti con la tua personale tolleranza al rischio.
Nell’extra rendimento posizioneremo quelle sostanze che siamo disposti a perdere ma che potrebbero offrirci dei rendimenti straordinari per accrescere il nostro patrimonio.
Un approfondimento va fatto con l’area investimento. E’ fondamentale spacchettare ulteriormente gli obiettivi di vita in modo da identificare esigenze concrete da raggiungere con un capitale predefinito assegnando durate precise e un grado di rischio ottimale.
Avremo quindi un Progetto per ogni esigenza specifica in modo da assegnare ad ognuno di essi una durata, un grado di rischio coerente, le corrette asset class ed i relativi prodotti.
Università Matteo
Tuo figlio Matteo che oggi ha 9 anni sicuramente, tra 10 anni, vorrà seguire un corso di laurea. Definire un progetto specifico, destinando le giuste risorse per realizzare questo obiettivo di vita ti libera il resto del patrimonio per destinarlo ad altro.
Acquisto casa in Trentino
Hai sempre sognato di avere una casa in Trentino dove poter andare ogni qualvolta riesci a prenderti qualche giorno di ferie e, magari, dove trasferirti una volta andato in pensione? Il progetto è chiaro e ben definito nei tempi e nelle sostanze da dedicarvi. E nessuno te lo toccherà!!!
Tutela Filippo
Può anche capitare che tu possa avere un figlio meno fortunato degli altri. Chi penserà a lui un giorno che tu non ci sarai più? Ecco la parte di patrimonio che dovrà garantire l’assistenza continua a Filippo quando non potrai più pensare a lui.

piramide bisogni

L’immagine della piramide è strategica perché contraddistingue l’importanza di ogni area per quella superiore. Mi piace pensare che ogni area sia il cuscino, l’airbag, per quella superiore in modo che se corretta la prima possiamo muoverci in maniera più disinvolta in quella superiore.
Mi spiego. Se l’area della liquidità e della riserva sono state assolte in modo ottimale mi permettono di aumentare il rischio e quindi la volatilità delle aree superiori perché so che in periodi di mercato negativo non avrò necessità di disinvestire potendo attingere alla liquidità e alla riserva. Per questo è di fondamentale importanza stabilire a priori una pianificazione ed una programmazione ferrea di come procedere negli investimenti.
Esperienza
Quando si tratta di determinare la tua tolleranza al rischio, è necessario prendere in considerazione anche il tuo livello di esperienza negli investimenti:
– Che tipo di investimenti hai attualmente in essere?
– In passato quali strumenti hai utilizzato?
– Perché li hai disinvestiti?
– Ti dedichi direttamente alla scelta degli investimenti o ti fai consigliare?
Queste e molte altre domande sono propedeutiche per stabilire il giusto profilo di rischio in modo da calibrare correttamente la strategia di investimento più adatta a te.
Ci sono molte cose da considerare quando si deve rispondere a una domanda apparentemente semplice, “Qual è la mia tolleranza al rischio?” Come abbiamo visto,  la risposta può variare in base all’età, all’esperienza, al patrimonio a disposizione, al capitale di rischio.
Una volta valutate attentamente tutte queste variabili, saremo in grado di realizzare una pianificazione equilibrata e diversificata degli investimenti che ci permetterà di mettere in sicurezza il nostro patrimonio, vederlo crescere negli anni ed avere la massima soddisfazione in relazione alla realizzazione dei nostri obiettivi di vita.

Posso aiutarti in questa ed altre questioni con una consulenza gratuita.

E’ il modo più intelligente per pianificare il tuo “benessere finanziario”, tutelare il tuo patrimonio ed evitare di incorrere in errori che causano perdite e disagi.

Clicca sul pulsante qui sotto per scrivermi:

Fammi una domanda

A presto.
Andrea.

 

One Comment on “Qual è la tua tolleranza al rischio?

  1. Pingback: Chi non risica non rosica? | Andrea Rosettani • Consigliere Patrimoniale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *