Il Conto Corrente: questo sconosciuto!

“Il conto corrente è il contratto con cui la banca assume il mandato di compiere, per conto del cliente e dietro il suo ordine, pagamenti e riscossioni (di assegni, cambiali, fatture, imposte, bollette, ecc), fornendo quindi al cliente il cosiddetto servizio di cassa.”

La corretta definizione sarebbe “Conto Corrente di Corrispondenza” perché, in realtà, tra banca e cliente oltre alla stipula del contratto iniziale non vi sono supporti su cui viene documentato questo rapporto tranne, appunto, la corrispondenza che la banca invia al suo cliente.

Il timore di ogni cliente che si trova a dover aprire un conto corrente, lo sappiamo benissimo, è quello di vedere applicati dei costi e delle commissioni impreviste che vorremmo evitare di pagare.

E vero, va detto! Il conto corrente è sempre stato uno degli strumenti utilizzati dalle banche per accaparrarsi qualche euro in più da ogni cliente in modo semplice e, spesso, indolore perché non abbiamo l’abitudine di controllare approfonditamente quanto ci viene comunicato dalla nostra banca.

A volte per noia.

Mettersi a leggere tutti quei numeri scritti su tutte quelle pagine ce lo evitiamo volentieri.

A volte per scarsa conoscenza di quanto è scritto sopra quelle pagine.

Capire quali sono le parti fondamentali di un c/c ci permette di controllare velocemente e in modo efficace se quanto addebitato dalla banca è corretto oppure no.

Tieni anche presente che, come abbiamo visto sopra, l’estratto conto è l’unico documento che certifica il rapporto cliente/banca ed essendo emesso dalla banca può essere contestato dal cliente nei 60 giorni successivi alla sua ricezione.

Successivamente a questo periodo si considera accettato!

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Quindi andiamo a capire quali sono le parti fondamentali da conoscere in un estratto conto per avere tutti gli strumenti necessari per analizzare ed eventualmente far rettificare alla banca se abbiamo individuato alcune operazioni inesatte o dei costi non dovuti.

Partiamo dal concetto che non esiste un formato standard relativo all’estratto del conto corrente quindi ogni banca lo compone come meglio crede.

Le parti fondamentali sono:

  • il luogo e data di emissione del documento
  • il periodo temporale cui si riferisce il documento
  • la denominazione della banca e riferimenti
  • il titolare/i del conto corrente e suoi riferimenti
  • il numero di conto e IBAN
  • il dettaglio di tutte le operazioni del periodo complete di data/valuta/tipo operazione(entrata/uscita)/descrizione
  • il saldo iniziale e saldo finale
  • il conto scalare con il calcolo degli interessi attivi e passivi
  • il riepilogo di tutte le spese addebitate
  • il calcolo delle imposte (sugli interessi e di bollo)
  • le spese varie per invio e/c, carte di pagamento, ecc.
  • le spese per fidi e sconfinamenti
  • il riepilogo delle condizioni economiche del conto
  • le comunicazioni alla clientela

Individuare eventuali spese anomale non è mai un’operazione semplicissima soprattutto ad occhi inesperti.

Un primo sguardo dovresti darlo alla lista delle operazioni che potrebbe contenere addebiti non previsti come commissioni periodiche, premi di assicurazioni a fantomatiche polizze assicurative, costi per apertura fidi e altro ancora.

Naturalmente le commissioni che vengono applicate o l’addebito di premi di assicurazione sul conto di solito sono previste nel contratto.

Il problema che si pone è che quando apri il conto potrebbero non spiegarti attentamente (e probabilmente non hai dedicato il giusto tempo per leggere il contratto) eventuali servizi aggiuntivi al conto che possono essere fatti sottoscrivere insieme al conto corrente.

Una parte molto interessante riguarda il calcolo degli interessi. In questa zona sono riportati i tassi di interesse periodo per periodo applicati sia attivi che passivi. Se utilizzi lo scoperto del conto e hai un fido accordato con la tua banca, abbi cura a non effettuare addebiti andando oltre il fido accordato. Il costo che ti potrebbe venire applicato per utilizzi extra-fido potrebbe essere veramente elevato!

Nelle comunicazioni alla clientela vengono di norma indicate eventuali variazioni al contratto base. E’, pertanto, buona norma prenderne visione e se ci sono delle parti che non sono perfettamente chiare non esitare a contattare il tuo interlocutore all’interno degli sportelli della banca per fartele spiegare. Se una di queste modifiche non sono di tuo gradimento puoi decidere di chiudere il conto senza indugi e senza opposizione da parte della banca.

Le carte di pagamento sono un’altra fonte di reddito per la banca. Potrebbe avere un senso pagare una certa cifra ogni anno se queste carte vengono usate. Ma se le carte restano ferme in un cassetto sarebbe meglio avvertire la banca di non applicare questi costi inutili restituendo le carte al mittente.

Sempre in argomento carte è buona norma fare attenzione ai costi per il prelevamento di contante. Generalmente prelevare del contante in una filiale di una banca diversa da quella dove siamo correntisti potrebbe arrivare a costarti fino a 4€ per ogni operazione di prelevamento. Mentre prelevare con la carta di credito potrebbe costarti fino al 4% dell’importo prelevato! Su un prelevamento di € 250 la commissione sarebbe di 10€!…

Poni sempre la massima attenzione alle comunicazioni che ti invia la tua banca, soprattutto sugli estratti conti periodici. Essere attento a questo aspetto ti mette al riparo dal pagamento di costi e commissioni che potrebbero incidere sul tuo bilancio familiare.

A presto.

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