La scellerata mentalità di rimanere liquidi.

Possiamo ottimizzare il nostro investimento entrando nel mercato quando i valori sono al minimo ed uscire quando i valori sono al massimo?

E’ ovvio che sia impossibile poter prevedere il futuro a meno che il tuo interlocutore non sia Mago Merlino… in quel caso…

Non a caso ho dichiarato “poter prevedere il futuro” perché di questo si tratta!

Chi promette di entrare ai minimi ed uscire ai massimi non fa una valutazione seria di come si muoverà il mercato ma tende a basarsi su dati del passato. Quindi ti suggerisco di diffidare da chi ti offre una strategia di questo tipo!

In relazione a questo argomento prendo spunto da un articolo scritto da BEN CARLSON apparso sul blog americano A Wealth of Common Sense. L’articolo fa riferimento a un suo pezzo precedente, scritto all’inizio del 2015 intitolato “The Psychology of Sitting in Cash”, in cui cerca di rispondere ad una interessante domanda di un suo lettore:
“Poiché i valori del mercato sono troppo alti, un mio carissimo amico mi ha consigliato di mettermi in liquidità ed aspettare una correzione dei mercati per rientrare, comprando a prezzi più bassi… dopo tre anni sto ancora aspettando! Cosa debbo fare?”
Da quando ho iniziato la carriera di Consulente Finanziario (ahimé, 23 anni fa…), questa è di gran lunga la domanda più frequente che ottengo da clienti e potenziali clienti, il che è spiacevole dato il costante aumento dei mercati nel tempo.
Il problema che si pone non è solo rimanere in liquidità ma tutte le implicazioni mentali che nascono dal trovarsi costantemente davanti ad un bivio: investo o rimango liquido?
Il market timing è la porta per la dipendenza dal denaro.
E questo è uno dei maggiori problemi quando vuoi investire i tuoi soldi. Cerca di modificare il tuo modo di pensare perché ci saranno sempre buone ragioni per aspettare una migliore opportunità di acquisto. Quando le azioni salgono, dici a te stesso di aspettare una correzione mentre quando scendono, ti dirai di aspettare che scendano ancora un po’.
È facile guardarsi indietro oggi e dire quanto sarebbe stato semplice investire immediatamente dopo il crollo del mercato all’inizio del 2009, ma, ti assicuro, non c’erano molte persone che affermassero che le cose erano chiare in quel momento. Gli investitori erano spaventati e aspettavano il prossimo imminente crollo dei mercati.
Da quando è iniziata la ripresa, le persone hanno dubitato della sua sostenibilità. Gli esperti hanno spaventato le persone con previsioni di recessione a doppia cifra, iperinflazione e il crollo del dollaro USA.
A posteriori possiamo dire che ci sono stati diversi momenti, dal 2015 al 2019, in cui il mercato è stato decisamente più basso rispetto ad oggi.
  1. Nell’estate del 2015, l’S&P 500 è sceso di oltre il 12%.
  2. All’inizio del 2016, è sceso di oltre il 13%.
  3. All’inizio del 2018 le azioni sono scese di oltre il 10%,
  4. Un ribasso diffuso si è verificato su tutti i mercati alla fine del 2018.
Facendo un accenno al di fuori degli Stati Uniti, in ciascuno di questi periodi, anche in altri mercati in giro per il mondo abbiamo avuto diminuzioni nei corsi anche più marcate, a volte.
Per avere un riscontro grafico puoi osservare l’immagine sotto dove è riportato l’indice MSCI AC dal 1 gennaio 2015 fino al 31 maggio 2019. Anche un occhio inesperto potrà notare diverse opportunità di acquisto.

Indice MSCI All Country dal 1 gennaio 2015 al 31 maggio 2019 (Fonte: www.msci.com)

Ma, se non si è approfittato di quelle opportunità di investimento e sono ancora in liquidità, la situazione è ancora più critica.
Cosa dovrebbe fare chi, in questo momento, è totalmente in liquidità?
Quando penso a cosa dovrebbero fare ora quelli che sono seduti su una montagna di denaro liquido, potrei rispondere loro scrivendo mille pagine sulle performance del mercato azionario rialzista o sul livello dei tassi di interesse delle obbligazioni degli ultimi 20 anni.
Ma in realtà questa domanda non ha nulla a che fare con i mercati finanziari ma riguarda esclusivamente la psicologia umana.
Quali sono le implicazioni emotive che dissuadono la maggior parte degli investitori ad entrare nel mercato nonostante, come abbiamo appreso sopra, i guadagni si ottengono restando all’interno di esso?
  1. La paura;
  2. L’arroganza di pensare di riuscire a gestire i miei soldi così come fa un gestore professionale ma senza pagare dei costi;
  3. Perdita di fiducia in quasi tutte le asset class.
Mi capita anche di incontrare dei risparmiatori che basano le loro regole di investimento su tecniche come le medie mobili, che fornirebbero loro un segnale di acquisto per tornare ad investire sul mercato. Ma quando sono state raggiunte quelle soglie, la paura di investire è troppo alta da gestire e si rimane immobili.
Quando mi viene chiesto cosa si dovrebbe fare quando si è in questa posizione, non posso mai rispondere completamente alla domanda perché la situazione di ognuno e la tolleranza al rischio sono diversi. La mia risposta è sempre che qualunque cosa tu scelga di fare cerca di avere un piano ben preciso da seguire che sia coerente con la tua tolleranza al rischio e finalizzato al raggiungimento dei tuoi obiettivi di vita.
Questo non ha nulla a che fare con il contante come opzione di investimento, con le attuali valutazioni del mercato azionario o con le opportunità di rimanere liquido in un crollo o in una correzione del mercato. Queste cose possono essere importanti per capire, ma non servono a nulla se ti causano angosce mentali e ti lasciano paralizzato nel momento in cui devi investire. Si tratta di avere la capacità di superare la paura e di consentire alle forze del mercato di aiutarti ad attuare un piano di investimenti.
Avvalerti di un Consulente Finanziario con il quale confrontarti su queste problematiche ti permetterà di ottimizzare i tuoi investimenti e di affrontare con la giusta calma e serenità eventuali turbolenze del mercato quando queste si dovessero verificare.

 

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E’ il modo più intelligente per rimanere investiti nel mercato ed evitare che momentanei ribassi possano indurti ad uscire e vendere in perdita compromettendo la realizzazione dei tuoi progetti.

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In sintesi tutto questo ci dice che anche i maggiori investitori al mondo hanno difficoltà a prevedere la direzione dei mercati ed il timing per effettuare spostamenti. Il fatto che così tanti investitori professionali spesso non riescano a prevedere i movimenti dei mercati la dice lunga su quale debba essere la corretta strategia di investimento.
Tutto questo ci dovrebbe insegnare che forse l’unica regola è quella di essere umili davanti al mercato ed evitare di fare previsioni azzardate.
L’unica cosa da fare è costruire un piano, vale a dire definire in maniera corretta gli obiettivi di vita e sfruttare i mercati per raggiungere quel tipo di risultato che vuol dire:
  1. avere un’adeguata quantità di tempo a disposizione,
  2. predisporre una corretta diversificazione,
  3. ragionare sempre nel medio/lungo periodo.
Rispettando attentamente queste semplici regole, il mercato ci ha offerto e continuerà ad offrirci delle magnifiche soddisfazione.
A presto.

 

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