?Meglio pagare poco per un servizio scadente o pagare il giusto per un servizio di qualità?

seiser-alm?
Questo Natale come ogni anno ho portato la mia famiglia in montagna per passare alcuni giorni di meritato riposo tra le nevi del Trentino.

Le nostre Dolomiti sono uno degli spettacoli naturalistici più belli al mondo. Accanto a questo, abbiamo una offerta di servizi che difficilmente troviamo in altri settori.

Hotel, pensioni, appartamenti, garní, B&B,…noleggio sci, scarponi, tavole, armadietti, slittini, scuole di sci,… ogni cosa ci possa venire in mente verrà esaudita.

Vogliamo percorrere qualche centinaia di chilometri di piste diverse senza togliere gli sci? Possiamo farlo. Preferiamo invece fermarci alla fine della discesa per degustarci uno stinco di maiale? Possiamo farlo anche a 2.000 metri di altitudine!

La qualità del servizio che viene offerta in questi paradisi delle vacanze è tale che nessuno mette in discussione il prezzo. Ci sono delle strutture che per una famiglia di quattro persone costa anche 2.000 euro al giorno!!! Pensiamo che non li meritino? Oppure pensiamo che siano vuote?

Ritornando sulla terra… basta recarsi in un normale ristorante/pizzeria in paese per pagare una bottiglia d’acqua 4 euro!

È il concetto di costo-opportunità.

Ma… vengo al punto.

Il 3 gennaio 2018 è stata introdotta anche in Italia la MiFid II, legge europea che regola il rapporto tra le istituzioni finanziarie e i risparmiatori.

Sembra sarà una rivoluzione epocale che dovrebbe favorire la trasparenza e permettere al risparmiatore di conoscere nel dettaglio costi e balzelli di ogni operazione effettuata.

Fin qui tutto ok.

L’aspetto che non condivido è che l’accento venga posto solo ed esclusivamente sui costi, come se il costo sia l’unica discriminante tra ciò che vale e ciò che non vale.

Un esempio per spiegarmi meglio.

veneto-banca-1-640x342Il costo per l’acquisto di bond subordinati di banche sull’orlo del baratro era bassissimo in termini di commissioni ma qual’è stato il prezzo pagato dai risparmiatori che non si sono visti restituire i loro soldi?

Non solo.

Quante aziende in Italia vanno in bancarotta a causa di una mancata pianificazione successoria tra l’imprenditore e i suoi eredi? Solo il 24% delle aziende sopravvive alla prima generazione, il 14% alla seconda, il 5% alla terza!

È evidente che non sia una questione di costi ma della qualità della Consulenza di cui il risparmiatore si avvale.

La Consulenza di qualità come l’offerta di un buon servizio turistico non è a costo zero.

Ben venga la trasparenza dei costi ma questo non deve far pensare che la soluzione di tutti i mali sia nel prodotto gratuito o in quello che costa di meno.

In finanza come nella vita non esistono pasti gratis.

Non si pagherà mai abbastanza per un consulente capace di aiutarci e accompagnarci nel raggiungimento dei nostri progetti di vita mentre caro costerà a chi penserà di poter fare senza.

A presto.

Andrea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *