Sei un risparmiatore o uno “spenditore”?

La capacità di mantenere inalterato il tuo tenore di vita passa attraverso una corretta disciplina nella gestione delle entrate e delle uscite. Dobbiamo assolutamente uscire dall’assunto proprio di colui che io chiamo “spenditore”, che interpreta il risparmio in modo assolutamente casuale:
REDDITO – SPESE = RISPARMIO

ed arrivare ad una concezione più vicina del vero e proprio “risparmiatore”, vale a dire di colui che, scientificamente, quantifica e pianifica la quota di denaro che ogni mese deve accantonare:
REDDITO – RISPARMIO = SPESE
Questa regola “aurea” identifica la componente “RISPARMIO” come una quota propria della categoria delle spese che devi affrontare ogni mese, in modo che sia quantificata in anticipo come tutte le altre voci relative alle spese mensili quali, l’affitto, la rata del mutuo, il canone dell’auto, e via dicendo.
In questo modo gli accantonamenti previsti per il risparmio vanno fin da subito a diminuire la quota disponibile per le spese. Se riusciremo a ragionare costantemente in questi termini il nostro futuro non avrà più sorprese perché il nostro tenore di vita sarà sempre mantenuto costante.
Diversamente colui che risparmia ciò che resta del reddito dopo avere effettuato le spese, senza effettuare una corretta pianificazione, tenderà a risparmiare una cifra non pianificata ma casuale e si potrà trovare prima o poi nella condizione di dover ridurre drasticamente il proprio tenore di vita a causa di fattori non considerati per tempo ma facilmente prevedibili, come gli studi per i figli o il pensionamento.

 

Il Bilancio.

Il punto di partenza per una corretta Pianificazione Finanziaria riguarda l’analisi del tuo tenore di vita.
Te ne parlo in questo articolo: Qual’è il tuo tenore di vita?
Una volta analizzato correttamente il tuo tenore di vita, dovrai andare a compilare quello che tutte le aziende sono obbligate a fare, per legge, ogni anno: il bilancio.
Ricercare i dati e metterli in ordine in uno schema semplice ma dettagliato è il punto di partenza per una pianificazione finanziaria che riesca a mantenere inalterato il tuo tenore di vita oggi ma, soprattutto, in futuro.

Lo Stato Patrimoniale.

Cos’è lo stato patrimoniale “familiare”?
Si tratta di una fotografia ad oggi di tutte le attività e le passività in carico alla famiglia. Avremo quindi, nel lato Attività, voci come i depositi, gli investimenti in essere, gli immobili ma anche, per i più evoluti, opere d’arte, auto d’epoca e tutte quelle voci che vanno a comporre la ricchezza attuale della nostra famiglia.
Nello schema opposto avremo le Passività. Quindi tutti quegli impegni verso terzi che nel tempo dovremo andare a onorare ed inseriti al valore di oggi. Da questo semplice schema andremo a quantificare quella che viene denominata la tua ricchezza netta che corrisponde a quel valore che otterremo nell’ipotesi che decidessi di vendere tutti i tuoi beni e contemporaneamente estinguere tutti i tuoi impegni finanziari!
attivita e passivita
Interessante vero?!
L’altro lato del bilancio che dovrai compilare, riguarda quello che in ragioneria viene definito il Profitti e Perdite (o costi e ricavi, entrate e uscite…). Una fotografia non più di tutte le attività e passività presenti ad una certa data ma una analisi di tutte le entrate ed uscite in un determinato periodo, generalmente l’anno solare. Avremo quindi nella sezione delle entrate, voci come gli stipendi, gli interessi sugli investimenti, le cedole, eventuali affitti, nella sezione uscite avremo tutte quelle spese correnti indispensabili per la gestione familiare, cibo, abbigliamento, figli, auto ma anche rate del mutuo e dei prestiti.
entrate e uscite
SEI UN RISPARMIATORE O SEI UNO “SPENDITORE”?
Come puoi osservare dall’immagine sotto ho inserito un’area particolare all’interno della sezione entrate che ritengo sia la più importante nella gestione finanziaria e nella pianificazione per il mantenimento attuale e futuro del tuo tenore di vita. Mi riferisco agli “accantonamenti per investimenti” quindi al risparmio da destinare ai tuoi obiettivi di vita.
Qui molti rimangono sbigottiti perché fino ad oggi ci è stato insegnato che la componente di risparmio che siamo andati via via ad accantonare era generata dalla differenza tra le entrate e le spese (tenore di vita).
Il punto di vista anglosassone su questo argomento scombina i nostri schemi mentali che fino ad oggi abbiamo utilizzato per la gestione delle nostre risorse.
La capacità di mantenere inalterato il proprio tenore di vita passa per una corretta disciplina nella gestione delle entrate e delle uscite della famiglia.
Noi dobbiamo uscire dall’assunto proprio di colui che io chiamo “spenditore” che interpreta in questo modo il risparmio:
REDDITO – SPESE = RISPARMIO
ed arrivare ad una concezione, più vicina ad un “risparmiatore”, che sia di questo tipo:
REDDITO – RISPARMIO = SPESE
Ti sarà ora più facile capire perché nello schema delle entrate e delle uscite gli accantonamenti per il risparmio sono nel lato entrate e vanno a diminuire la quota disponibile per le spese. Se riusciremo a ragionare costantemente in questi termini il nostro futuro non avrà più sorprese perché il nostro tenore di vita sarà sempre mantenuto costante.
Diversamente colui che risparmia ciò che resta del reddito dopo avere effettuato le spese, senza fare una corretta pianificazione, tende a risparmiare una cifra non pianificata ma casuale e si potrà trovare prima o poi nella condizione di dover ridurre drasticamente il proprio tenore di vita a causa di fattori non considerati per tempo ma facilmente prevedibili, come gli studi per i figli o il pensionamento.
Un buon Consulente Finanziario dovrà per forza indurti a stabilire PRIMA quanto risparmiare per destinare le giuste quote ai vari obiettivi di vita e quindi alle tue necessità future per il mantenimento del tuo tenore di vita, POI la quota che rimane la potrai tranquillamente spendere.
Un bravo Consulente Finanziario che si preoccupi del futuro mantenimento del tuo tenore di vita dovrà obbligarti, se necessario, a spendere di meno!
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Posso aiutarti ad analizzare la tua situazione patrimoniale con una consulenza gratuita.

Questo è il modo più intelligente per cominciare a risparmiare fin da subito per il raggiungimento dei tuoi obiettivi di vita.

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Paradossalmente con questo approccio, nel caso in cui tu fossi stato troppo previdente e fino ad oggi avessi risparmiato una cifra superiore a quella necessaria al mantenimento del tuo tenore di vita futuro, potresti avere una parte di reddito in più libero da spendere.
Ma facciamo qualche esempio per capire perché sia importante pianificare fin da subito.
Gli studi per i figli.
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Permettere ai propri figli di frequentare un corso di studi ha un costo che potrebbe mettere in seria difficoltà la stabilità economica di una famiglia se non pianificato per tempo.
L’immagine che puoi vedere sotto realizzata dal risultato di una ipotesi all’interno di un tool messo a disposizione dal sole24ore sul suo sito (link: http://epheso.24oreborsaonline.ilsole24ore.com/SchoolPlanning/School.htm) mostra l’esempio di un ciclo di studi all’università Luiss di Roma al costo di circa 80.000 euro in 5 anni. Una famiglia che non ha pianificato questa spesa dovrebbe ridurre il suo tenore di vita di 16.000 euro l’anno per i 5 anni di durata del corso di laurea. Potrebbe essere insostenibile in alcuni bilanci familiari!
calcolo spese università 1
calcolo spese università 2
La pensione
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Un altro argomento molto caldo riguarda quello di poter godere di una pensione che ci possa permettere di mantenere inalterato il tenore di vita che avevamo durante la vita lavorativa. Decidere di non pianificare per tempo potrebbe costringerti a ridurre drasticamente il tuo tenore di vita una volta smesso di lavorare. Anche qui il sole24ore (giuro che non prendo royalties da loro…;-)) ci viene in aiuto fornendoci un tool (link: http://test.epheso.it/EasyPensDiff/_EphesoInterno/default.aspx) per capire quale sarà il tasso di conversione dal nostro ultimo reddito alla pensione. Come possiamo vedere dall’immagine sotto, un commerciante di 48 anni si potrà aspettare al massimo una pensione equivalente al 37,5% del suo ultimo reddito.
calcolo pensione
Anche qui, non pianificare per tempo, avrà degli effetti catastrofici per il mantenimento del tuo tenore di vita!
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Per mantenere il tuo tenore di vita anche dopo avere smesso di lavorare devi agire il prima possibile. Prima che sia troppo tardi.

La stampa ne parla sempre più spesso: la previdenza pubblica non sarà in grado di garantire il tuo tenore di vita a causa di un tasso di sostituzione al di sotto del 50% del tuo ultimo reddito. 

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E’ chiaro che compilare in maniera corretta il bilancio familiare potrebbe essere complesso perché molti non tengono conto di quelle che sono le spese correnti della famiglia.
Se ti chiedessi quanto spendi per le vacanze, per le utenze, o per i figli sapresti rispondere in maniera più o meno certa? Temo di no.
Avere a disposizione questi dati ci permette tuttavia di capire quali spese nel tempo potrebbero andare ad aumentare e quali a contrarsi. E’ facilmente prevedibile che i costi per i figli nel tempo crescono vertiginosamente. Le spese sanitarie tendono ad incrementarsi all’aumentare della nostra età per non parlare della necessità di assumere delle badanti oggi per accudire dei genitori anziani. Un domani potrebbero essere necessarie per noi stessi!
Quanto potrò lasciare ai miei figli? Sarebbe importante quantificare fin da ora quanto lasciare ai tuoi figli per utilizzare la restante parte del patrimonio per le tue spese.
Sarebbe un peccato, come spesso capita oggi in Italia, che persone anziane vivano in uno stato di indigenza per lasciare dei soldi o peggio ancora la casa ai loro figli i quali magari non ne hanno bisogno perché da tempo vivono all’estero…
A presto.

3 Comments on “Sei un risparmiatore o uno “spenditore”?

  1. Pingback: E tu? Che tenore di vita hai? | Andrea Rosettani • Consigliere Patrimoniale

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