Chi non risica non rosica?

La tolleranza al rischio è un argomento spesso discusso ma raramente compreso. Non è inusuale leggere raccomandazioni commerciali che spiegano di alternative o opzioni basate su diverse tolleranze al rischio.

Ma come fa un investitore a determinare la sua tolleranza al rischio?

Ti sei mai chiesto in che modo la comprensione di questo concetto può aiutarti nella realizzazione di una corretta strategia di diversificazione del tuo portafoglio?

Tolleranza al rischio per asse temporale

Un cliché conosciuto è quello che chiameremo tolleranza al rischio “basata sull’età“. È opinione comune che un investitore più giovane abbia un orizzonte temporale di lungo termine relativamente alle sue necessità di investimento e possa correre più rischi.
Seguendo questa logica, un individuo più anziano ha un orizzonte di investimento breve, soprattutto una volta che l’individuo sarà in pensione, avrà una bassa tolleranza al rischio. Mentre questo può essere vero in generale, ci sono sicuramente una serie di altre considerazioni che entrano in gioco.  Innanzitutto, dobbiamo considerare la tipologia di investimento.
Quando saranno necessari i soldi investiti?
Se l’orizzonte temporale è relativamente breve, l’esposizione al rischio dovrebbe essere ridotta ai minimi termini. Diversamente, Per gli investimenti a lungo termine, abbiamo spazio per investimenti più aggressivi. Stiamo attenti, tuttavia, a seguire queste semplici analisi.
Ad esempio, non pensare che solo perché hai 65 anni devi spostare tutto su investimenti conservativi, come certificati di deposito o buoni del Tesoro .
Sebbene questo possa essere appropriato per alcuni, potrebbe non essere la soluzione ideale per tutti, come ad esempio, per un individuo che abbia abbastanza risorse per andare in pensione e può vivere senza bisogno di spendere gli interessi derivanti dai propri investimenti e senza toccare il proprio capitale.
Con le crescenti aspettative di vita e l’avanzare della scienza medica, l’investitore 65enne potrebbe avere ancora un orizzonte temporale di 20 anni o più. Ne parlo anche in questo articolo del blog
Il Capitale di rischio
Riuscire a definire il patrimonio netto e il capitale di rischio a disposizione, dovrebbero essere considerazioni importanti che dovresti tenere presente al momento di determinare la tua tolleranza al rischio.
Il patrimonio netto è semplicemente il tuo patrimonio meno le passività.
Il capitale di rischio è il denaro disponibile per investire che puoi utilizzare tranquillamente perché non necessario per mantenere il tuo stile di vita in caso di perdita momentanea.
Un riferimento che ti può essere utile per approfondire questo argomento di vitale importanza lo trovi in questo articolo del blog. Pertanto, va da sé che un investitore con un patrimonio netto elevato può assumere più rischi.
Sfortunatamente, capita spesso che quelli con poco o addirittura inesistente patrimonio netto o con capitale di rischio limitato sono spesso attratti da investimenti più rischiosi a causa dell’attrattiva di facili e consistenti guadagni.
Quando si assume troppo rischio con troppo poco capitale, un investitore può essere costretto a uscire da una posizione troppo presto.

Analizza i tuoi obiettivi di investimento.
I tuoi obiettivi di investimento devono essere estremamente chiari quando andrai a definire la quantità di rischio da assumerti. Se stai risparmiando per l’istruzione universitaria di tuo figlio o per la tua pensione, quanto rischio vuoi veramente accollarti con quei soldi?

Esperienza di investimento.
Quando si tratta di determinare la tua tolleranza al rischio, è necessario prendere in considerazione anche il tuo livello di esperienza negli investimenti.
Sei nuovo nell’investimento? Lo hai fatto da un po’ di tempo ma ti stai rendendo conto che le oscillazioni del tuo capitale non ti fanno dormire la notte?
È prudente iniziare qualsiasi nuova iniziativa con un certo grado di cautela. In questo l’investimento del tuo patrimonio non è diverso. Cerca di fare un po’ di esperienza prima di impegnarti con tutto il tuo capitale.
Un’attenta valutazione della TUA tolleranza al rischio.
Ci sono molte cose da considerare quando si determina la risposta a una domanda apparentemente semplice:
“Qual è la mia tolleranza al rischio?”
La risposta può variare in base all’età, all’esperienza, al patrimonio netto, al capitale di rischio e all’effettivo investimento considerato. 
Confrontarti con un Professionista del settore che sia in grado di valutare quale sia la tua tolleranza al rischio e realizzare una strategia di investimento coerente, non ha prezzo.
Un professionista serio ti suggerirà innanzitutto di diversificare il tuo portafoglio anche nel caso doveste scegliere prodotti con un grado di rischio elevato. Questo ti permette di cogliere le opportunità che dovessero crearsi nei diversi settori e nelle diverse aree geografiche mondiali.
Inoltre una corretta strategia di investimento prevede una scelta di prodotti che persegua una corretta de-correlazione tra i prodotti all’interno del tuo portafoglio in ottica di stabilità dello stesso. Ne parlo qui.
Seguendo queste regole, la probabilità di perdita totale è azzerata ed hai la sicurezza di conservare e rivalutare il tuo capitale nel tempo.

Conoscere la tua tolleranza al rischio è un processo complesso di analisi costante della tua situazione finanziaria personale che va svolto insieme ad un professionista qualificato che sappia comprendere e monitorare nel tempo il tuo patrimonio e i tuoi obiettivi di vita.

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One Comment on “Chi non risica non rosica?

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